SOMMARIO
1.PIERO GRASSO NUOVO PROCURATORE NAZIONALE ANTIMAFIA
2.APPROVATA LA NUOVA CIRCOLARE SUGLI INCARICHI EXTRAGIUDIZIARI
3.AVVICENDAMENTI ALL'INTERNO DEL C.S.M.:L'ELEZIONE A DEPUTATO DELL'AVV.TO MAROTTA
4.IL PRESIDENTE CIAMPI PRESIEDE LA SEZIONE DISCIPLINARE
5.PRIMA APPLICAZIONE DELLA LEGGE N.100/1987
6.AUMENTO DELL'ORGANICO DEI V.P.O.
7.INCARICHI SEMIDIRETTIVI
8.DUE NUOVI MAGISTRATI SEGRETARI AL C.S.M.
9.PRIMO INCONTRO DEI REFERENTI PER L'INFORMATICA
10.FUORI RUOLO
11.INCONTRO DI STUDI SU "LA MAGISTRATURA ONORARIA IN EUROPA"
12.TABELLE DEGLI UFFICI GIUDIZIARI
13.AMMISSIONI AD INCONTRI DI STUDIO INTERNAZIONALI E ALLO STAGE OLAF
DALLE COMMISSIONI
Ernesto AGHINA Paolo ARBASINO Giuseppe FICI
1.PIERO GRASSO NUOVO PROCURATORE NAZIONALE ANTIMAFIA
Il plenum del C.S.M. ha approvato - con 18 voti favorevoli e l'astensione dei cinque consiglieri di Magistratura Democratica - la proposta della Quinta Commissione per il conferimento dell' incarico di Procuratore Nazionale Antimafia al dottor Pietro Grasso, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Palermo.
Com'è noto, si trattava di una procedura che, avviata da quasi un anno, è stata caratterizzata da un gravissima interferenza del Governo e del Parlamento sulle prerogative costituzionale del C.S.M.: è stato, infatti, prima prorogato con decreto legge del 30 dicembre 2004 l'incarico del precedente procuratore nazionale antimafia dottor Piero Vigna, fino al compimento del suo settantaduesimo anno e, quindi, approvata - nel contesto della riforma dell'ordinamento giudiziario - una specifica disposizione il cui effetto è stato quello di escludere dal concorso il dottor Giancarlo
Caselli (effetto espressamente perseguito, per come candidamente dichiarato da autorevoli parlamentari fra cui lo stesso relatore sen. Bobbio).
E' stato così necessario ripetere il voto già espresso dalla Quinta Commissione che, nel luglio scorso, si era concluso con tre voti (tra cui quello di Giuseppe Fici) in favore del dottor Caselli e tre voti per il dottor Grasso.
Nel dibattito di plenum abbiamo sottolineato l'assoluta gravità di quanto accaduto: espropriando il CSM dalle sue prerogative costituzionali, si è intervenuto in un concorso già bandito, vulnerando la scelta dei componenti del Consiglio ed escludendo uno dei due candidati già proposti per
l'incarico.
I palesi profili di legittimità costituzionale, già denunziati nel parere espresso dalla sesta commissione (la cui valutazione plenaria è stata inibita a luglio dall'intervenuta mancanza del numero legale dei componenti non togati espressi dal Polo) e ribaditi in una delibera approvata
all'unanimità il 21 settembre scorso, sono ormai rimessi, sulla scorta del recente assunto dei giudici costituzionali, al contenzioso amministrativo eventualmente promosso ad istanza di parte.
Ma se la maggioranza parlamentare è riuscita ad escludere il dott. Caselli dal concorso per la P.N.A., non ha potuto escludere la sua incombente presenza nel dibattito consiliare (facendone un vero "candidato di pietra").
Da parte nostra non abbiamo mancato (con i colleghi di MD) di rimarcare la gravità della ferita e dell'umiliazione inferta all'organo di autogoverno (ci è stato di fatto impedito di ribadire in plenum il nostro voto per Giancarlo Caselli), e delle valutazioni espresse con riferimento
all'obiettivo di interferire nella procedura concorsuale da esponenti politici, mentre abbiamo dovuto registrare mere "riserve" sulla vicenda da parte di altri consiglieri togati.
Abbiamo comunque ritenuto di votare il dott. Piero Grasso (con noi anche i laici del centro sinistra e lo stesso vice-presidente che ha eccezionalmente espresso il suo voto pur in mancanza dell'unanimità delle posizioni espresse), la cui storia ed il cui profilo professionale non sono state da alcuno contestate, atteso che l'astensione dei consiglieri di MD si è incentrata su una (ulteriore) protesta di tipo istituzionale sicuramente da noi condivisa ma non sino al punto da far mancare il nostro appoggio ad un candidato certamente idoneo ad assumere il delicato incarico di Procuratore Nazionale Antimafia.
Siamo in ogni caso consapevoli che l'analisi storica di questa importante nomina ad un incarico chiave nell'azione di contrasto alla criminalità mafiosa resta consegnata, più che ai meriti indiscussi del dott. Piero Grasso, all'esclusione dalla procedura concorsuale di Giancarlo Caselli da parte di chi continua a perseguire una produzione normativa che calpesta i principi (ormai desueti) della generalità e dell'astrattezza.
2.APPROVATA LA NUOVA CIRCOLARE SUGLI INCARICHI EXTRAGIUDIZIARI
Nel plenum del 12 ottobre il CSM ha approvato con 14 voti favorevoli e 7 astensioni la nuova circolare in materia di incarichi extragiudiziari (già diffusa in lista).
La nuova regolamentazione contiene una serie significativa di novità, aggiornando la precedente regolamentazione alla "giurisprudenza" consiliare che ha esaminato in questi anni una serie di attività non precedentemente contemplate (formazione internazionale, formazione di pubblici impiegati operato per conto di strutture private, attività per conto di ONLUS, ecc.).
Al contempo è stato previsto un sistema autorizzatorio semplificato per quelle numerose ipotesi di impegno del tutto episodico in attività extragiudiziarie.
Su nostra specifica richiesta si sono approfonditi aspetti di controllo non trascurabili per l'immagine di indipendenza ed imparzialità del magistrato, quali la verifica (nel caso di conferimento di incarichi didattici universitari) della sussistenza di rapporti professionali con il docente/avvocato.
Analoga attenzione dedica la circolare alle attività dei magistrati all'interno delle commissioni tributarie, prevedendo una debita forma di comunicazione dei magistrati impegnati in tale attività ai Consigli Giudiziari per ogni verifica di competenza con riguardo all'adeguato assolvimento dei doveri di ufficio, da operarsi ogni biennio.
Sono stati altresì accolti nostri emendamenti diretti a prevedere la massima pubblicità degli incarichi extragiudiziari (da inserire in una apposita anagrafe sul sito web del CSM), e a delimitare l'ambito di esercizio delle attività di preparazione a concorsi all'interno di "scuole private" da parte
dei magistrati, sin qui "zona franca" da ogni verifica da parte dell'organo di autogoverno.
Ci siamo invece opposti (da soli con il cons. Civinini) allo stralcio dalla circolare di tutta la disciplina degli incarichi sportivi (deliberata a seguito di un emendamento del cons. Mammone), che resta immotivatamente l'unico ambito di attività extragiudiziaria che non si è inteso regolamentare all'interno della circolare, preferendo rinviarne l'esame in altra sede e tempo.
I consiglieri di Unicost si sono astenuti dal voto finale perchè è stato respinto a maggioranza un emendamento da loro presentato in merito alla necessità di autorizzazione per la partecipazione all'attività redazionale ad attività editoriale.
Va chiarito a tale proposito come il divieto di svolgere in forma imprenditoriale attività editoriale sia già previsto dalla legge, ed abbiamo ritenuto pericolosa una formulazione diretta a limitare il libero esercizio di attività redazionale, che si concreta nella prassi prevalentemente (ma non solo) all'interno di oggetto pubblicazioni giuridiche.
Un ulteriore emendamento di diversa modulazione "sono soggette ad autorizzazione, al di fuori di ogni configurazione del diritto di autore, le attività di collaborazione coordinata e continuata con un editore nella redazione di riviste ed altre pubblicazioni", è stato dichiarato inammissibile in quanto presentato al termine della discussione plenaria.
Concretando un caso di autentica "eterogenesi dei fini", il cons. Di Federico, convinto assertore della tesi per cui gli incarichi extragiudiziari dei magistrati compromettano la loro indipendenza ed
autonomia, ha distribuito una valutazione statistica diretta ad evidenziare l'ampiezza del "fenomeno".
Risulta che dal settembre 2002 al maggio 2005 sono state concesse n. 5005 autorizzazioni (solo 933 a donne), ma in questo numero sono ricompresse anche centinaia di mere "prese d'atto" riguardanti attività del tutto episodiche e gratuite.
Ben 4079 le autorizzazioni riguardanti attività di insegnamento, di cui 2062 nelle Scuole di specializzazione per le professioni legali, 851 in ambito universitario e 1166 in altri corsi di formazione (per lo più destinati alle forze dell'ordine).
Da questi dati, che sarà nostra cura di pubblicizzare, si evince invece come la stragrande maggioranza degli incarichi riguardi attività di insegnamento nelle Scuole di Specializzazione per le professioni legali, nelle Università e in centri di formazione per le forze dell'ordine, per una media annua pro-capite di poco più di 12 ore e per un compenso medio annuo di circa 1200 Euro (per la verità un po' poco per parlare di "secondo lavoro dei giudici").
3.AVVICENDAMENTI ALL'INTERNO DEL C.S.M.:L'ELEZIONE A DEPUTATO DELL'AVV.TO MAROTTA
A seguito delle intervenute dimissioni dall'incarico di consigliere del C.S.M. presentate dall'avvocato ANTONIO MAROTTA, componente non togato del C.S.M. di designazione parlamentare (U.D.C.), eletto deputato in sostituzione dell'on. Marzano nominato presidente del CNEL, il Consiglio si trova attualmente ad operare con una unità in meno.
Il dato non è irrilevante per la funzionalità del Consiglio attesa la previsione di un elevato numero legale relativo ai componenti laici (cinque sugli attuali sette), per cui il vicepresidente Rognoni ha richiesto al Presidente della Repubblica una sollecita sostituzione dell'avv. Marotta (peraltro tra i più assidui "laici" alle attività del C.S.M.).
Nel frattempo il plenum ha provveduto a sostituirlo con l'avv.to MARIELLA VENTURA SARNO quale componente supplente della sezione disciplinare, mentre nell'incarico di presidente della quinta commissione (direttivi e semidirettivi) è subentrato su designazione del Comitato di Presidenza il prof. GIUSEPPE DI FEDERICO, che lascia la presidenza dell'ottava commissione (magistratura onoraria).
4.IL PRESIDENTE CIAMPI PRESIEDE LA SEZIONE DISCIPLINARE
Il prossimo 20 ottobre la Sezione Disciplinare sarà presieduta dal Capo dello Stato.
Si tratta di un giudizio di rinvio che, pertanto, deve essere affidato ad un collegio in composizione totalmente diversa rispetto alla Sezione la cui sentenza è stata cassata dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione.
Nella fattispecie in oggetto non era possibile far fronte con l'ordinario collegio bis all'esigenza imposta da una recente sentenza della Corte Costituzionale, poiché nel primo giudizio uno dei due componenti laici della Sezione si era astenuto e non poteva, pertanto, far parte del collegio del rinvio. Il Presidente della Repubblica ha così offerto la sua disponibilità ad integrare il collegio.
Non vi sono molti precedenti a tal proposito, anche se va ricordato come il Presidente Cossiga (in situazione del tutto diversa) per qualche tempo abbia ha presieduto la Sezione Disciplinare in aperta polemica con il vicepresidente dell'epoca prof. Galloni.
5.PRIMA APPLICAZIONE DELLA LEGGE N.100/1987
Tra le poche disposizioni di immediata efficacia ed operatività della legge n.150/2005 (Delega al Governo per la riforma dell'ordinamento giudiziario), va ricordato l'art.2 comma 22, che prevede l'applicazione anche ai magistrati ordinari della disciplina del trasferimento a domanda di cui al comma 5 dell'art.1 della legge 10 marzo 1987 n.100, per cui: "Il coniuge convivente del personale in servizio permanente delle Forze armate, compresa l'Arma dei carabinieri, del Corpo della Guardia di finanza e delle Forze di polizia ad ordinamento civile e degli ufficiali e sottufficiali piloti di complemento in ferma dodecennale di cui alla legge 19 maggio 1986, n. 224, trasferiti d'autorità da una ad altra sede di servizio, che sia impiegato in una delle amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, ha diritto, all'atto del trasferimento o dell'elezione di domicilio nel territorio nazionale, ad essere impiegato presso l'amministrazione di appartenenza o, per comando o distacco, presso altre amministrazioni nella sede di servizio del coniuge o, in mancanza, nella sede più vicina".
Si tratta di un disposto normativo diretto a prefigurare una "corsia privilegiata" in sede di trasferimento per i pubblici impiegati, che aveva dato luogo in passato ad interpretazioni non univoche da parte del C.S.M. (quanto all'estensibilità della disciplina alla magistratura), e su cui era intervenuto il giudice amministrativo in senso positivo.
L'art.2 della legge-delega, che esplicitamente prevede che "il trasferimento a domanda di cui all'articolo 17 della legge 28 luglio 1999, n. 266, e successive modificazioni, e di cui al comma 5 dell'articolo 1 della legge 10 marzo 1987, n. 100, e successive modificazioni, si applica anche ai magistrati ordinari..", non consente ulteriori incertezze interpretative.
Nell'ultimo plenum si è avuta la prima applicazione della disciplina, con trasferimento "extra ordinem", all'esterno delle ordinarie procedure concorsuali, di una collega coniugata con un ufficiale dell' Arma dei Carabinieri trasferito ad altra sede.
6.AUMENTO DELL'ORGANICO DEI V.P.O.
A seguito dell'intervento normativo previsto dalla legge 31 luglio 2005, n. 155 , che ha escluso la possibilità di delegare ufficiali di P.G., per lo svolgimento delle funzioni di Pubblico Ministero alle udienze dibattimentali dinanzi al giudice di Pace e al Giudice monocratico, ed alle segnalazioni pervenute da molte Procure in merito alle difficoltà di far fronte al derivante aggravio di presenze in udienza per l'ufficio del p.m., il CSM ha deliberato un ampliamento degli organici (sino alla misura massima equivalente al numero dei p.m. togati indicati in organico, comprensivo anche del recente aumento di organico) dei vice procuratori onorari, per tutti gli uffici di Procura che ancora non avevano raggiunto tale limite massimo.
Si è proceduto pertanto ad un incremento complessivo di organico di 253 unità (secondo il prospetto che segue alle delibera riportata in calce), cui farà seguito a brevissimo l'individuazione nominativa dei nuovi v.p.o. (sulla base delle graduatorie ormai approvate per quasi tutti gli uffici
secondo la rinnovata procedura di selezione) per il prescritto periodo di tirocinio di tre mesi.
Si offre pertanto un primo e tempestivo ausilio agli uffici giudiziari per affrontare i tantissimi problemi posti dal D.L. emesso il 27 luglio, che naturalmente nono esaurisce gli interventi del CSM in materia.
Qui di seguito gli aumenti suddivisi per ufficio di Procura:
Aumento di DODICI unità per la Procura di: Palermo.
Aumento di DIECI unità per la Procura di: Reggio Calabria.
Aumento di NOVE unità per la Procura di: Brescia.
Aumento di SETTE unità per le Procure di: Bergamo, Cagliari.
Aumento di SEI unità per le Procure di: Bergamo, Caltanissetta, Torre Annunziata, Verona.
Aumento di CINQUE unità per le Procure di: Agrigento, Lucca, Udine.
Aumento di QUATTRO unità per le Procure di: Bolzano, Civitavecchia, Cosenza, Genova, Modena, Palmi, Pisa, Trapani, Trento.
Aumento di TRE unità per le Procure di: Arezzo, Ferrara, Livorno, Nola, Paola, Parma, Prato, Ravenna, Rimini, Trieste, Vicenza.
Aumento di DUE unità per le Procure di: Alessandria, Asti, Belluno, Bologna, Catanzaro, Crotone, Cuneo, Foggia, Forlì, Frosinone, Gela, Imperia, Ivrea, L'Aquila, La Spezia, Lecce, Novara, Nuoro, Rovigo, Savona, Sondrio, Velletri, Verbania, Vibo Valentia.
Aumento di UNA unità per le Procure di: Acqui Terme, Aosta, Ariano Irpino, Avellino, Avezzano, Bari, Busto Arsizio, Casale Monferrato, Castrovillari, Catania, Crema, Enna, Gorizia, Isernia, Larino, Latina, Lecco, Lanusei, Lodi, Macerata, Matera, Mondovì, Montepulciano, Monza, Padova, Pavia, Piacenza, Pinerolo, Pistoia, Rossano, Salerno, Saluzzo, Sanremo, Santa Maria C. Vetere, Siena, Siracusa, Spoleto, Tempio Pausania, Teramo, Tivoli, Tolmezzo, Treviso, Varese, Vercelli, Vigevano.
7.INCARICHI SEMIDIRETTIVI
Nuovo Presidente di sezione del Tribunale di Perugia è stato nominato il dott. GIANCARLO MASSEI (Trib. Perugia);
nominato Presidente della sezione lavoro del Tribunale di Napoli il dott. BRUNO PAPPALARDO (Appello Napoli) che ha prevalso con 14 voti (6Unicost, 5MD, 2M.I., Berlinguer) sul dott. PAOLO CAPUANO (Trib. sez. lavoro Napoli) cui sono andati 5 voti (3Movimento, Buccico, Spangher), astenuti Rognoni, Marvulli, Ventura-Sarno.
8.DUE NUOVI MAGISTRATI SEGRETARI AL C.S.M.
Nominati nuovi magistrati segretari al C.S.M. i colleghi GIANLUIGI PRATOLA (che transita alla segreteria dall'Ufficio Studi del C.S.M.) e il dott. ANTONIO CORBO (Tribunale di S.Maria Capua Vetere).
9.PRIMO INCONTRO DEI REFERENTI PER L'INFORMATICA
Si è concluso in settimana il primo ciclo di formazione/aggiornamento dedicato ai magistrati referenti per l'informatica nei vari distretti.
Nel corso dell'incontro, organizzato in collaborazione con il Ministero, si è avuto modo di registrare la necessità di incentivare le occasioni di incontro e scambio di esperienze dei referenti, il cui ruolo va opportunamente rivisitato in ragione delle ulteriori incombenze.
A tale proposito si è prospettata la possibilità di attribuire ai referenti per l'informatica il compito di supportare l'attività del Capo dell'Ufficio in sede di predisposizione delle tabelle con una disamina della situazione dei cd. "flussi" dei procedimenti, secondo quanto già utilmente sperimentato in alcuni distretti e sulla base di un assetto di rilevazione che è allo studio della settima commissione in sede di predisposizione della nuova circolare sulle tabelle degli uffici giudiziari.
10.FUORI RUOLO
Destinazione fuori ruolo alla Corte Costituzionale per la dott.ssa ELISA PICARONI (Trib. Bologna) quale assistente di studio del prof. Gaetano Silvestri, e del dott. PAOLO SORDI (Appello sez. lavoro l'Aquila) per il prof. GIANLUIGI MAZZELLA;
prosegue l'attività f.r. sino al 1 ottobre 2006, quale agente contrattuale presso la Corte Europea, direzione generale della ricerca, il dott. SANDRO RICCI;
conferma della destinazione fuori ruolo della dott.ssa FRANCESCA GIAQUINTO (già capo della segreteria del sottosegretario on.le Luigi Vitali) quale ispettore generale presso il Ministero della Giustizia;
conferma della destinazione fuori ruolo del dott. UGO RICCIARDI (già in servizio presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri) quale ispettore generale capo presso il Ministero della Giustizia;
conferma della destinazione fuori ruolo del dott. FRANCESCO CRISAFULLI quale esperto giuridico alla rappresentanza permanente d'Italia presso il Consiglio d'Europa sino al 10.9.2007;
rientra in ruolo presso il Tribunale di Milano (posto precedentemente occupato) la dott.ssa LUISA SAVOIA, attualmente magistrato segretario presso il C.S.M.
11.INCONTRO DI STUDI SU "LA MAGISTRATURA ONORARIA IN EUROPA"
Deliberato per il 10 ed 11 novembre p.v. un incontro di studio presso la sala convegni del CSM sul tema "La giustizia non professionale in Europa", che costituirà importante momento di riflessione e comparazione comune sull'ambito di esercizio nei vari ordinamenti della magistratura onoraria:
E' prevista la partecipazione di rappresentanti degli organi di governo della magistratura e di rappresentanti di giudici onorari provenienti dalla Francia, Belgio, Polonia, Regno Unito e Spagna.
12.TABELLE DEGLI UFFICI GIUDIZIARI
Approvate le tabelle per il biennio 2004/2005 dei seguenti uffici giudiziari: Procura di Massa, Tribunale di Piacenza.
Approvate con osservazioni cui ottemperare le tabelle del Tribunale di Termini Imerese
13.AMMISSIONI AD INCONTRI DI STUDIO INTERNAZIONALI E ALLO STAGE OLAF
Ammessi all'incontro di studi internazionale di Parigi (27-28 ottobre 2005) su "Deontologia e responsabilità" dei dott. CLAUDIO CERRONI (Appello Trieste) e BRUNO GIANGIACOMO (uff. studi del CSM).
In esito all'interpello (cui hanno risposto 28 colleghi) diramato per individuare 4 magistrati (3 pubblici ministeri ed un giudicante) da destinare ad uno stage (17-21 ottobre) a Bruxelles presso l'Ufficio Europeo per la lotta antifrode (OLAF) con magistrati francesi, sulla base della documentata esperienza in materia di frodi comunitarie o di reati economici o tributari con influssi transfrontalieri e della buona conoscenza della lingua francese, sono stati selezionati:
ALESSANDRO MANCINI (p.m. Forlì), BIAGIO MAZZEO (p.m. Genova), COSIMO BOTTAZZI (Procuratore aggiunto Brindisi), in lista d'attesa: EVA SCALFATI (p.m. Napoli);
FABIO LICATA (Tribunale Palermo), in lista d'attesa: ANTONIO DEL COCO (Tribunale Lecce).
DALLE COMMISSIONI
QUINTA COMMISSIONE
Segna il passo l'attività della quinta commissione, in conseguenza del passaggio a Montecitorio del suo presidente avv. Antonio Marotta. L'intervenuta sostituzione con il prof. Giuseppe Di Federico consentirà fin dalla prossima settimana la formulazione di nuove proposte per i (non pochi) concorsi per incarichi direttivi e semidirettivi in attesa di definizione.
SETTIMA COMMISSIONE
Come previsto nella circolare che ha regolamentato l'attività dei magistrati distrettuali, di nuova istituzione, la commissione è impegnata in un monitoraggio delle funzioni demandate ai "magistrati itineranti" presso i vari distretti, al fine di verificare la possibilità di eventuali modifiche correttive di una regolamentazione la cui congruità si intende verificare empiricamente.